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STORIA DELL’ISTITUTO TECNICO NAUTICO ARTIGLIO
Le tradizioni marinare viareggine sono ben note, affondano le radici in un passato abbastanza lontano e sono vanto e orgoglio della città.
Ciò nonostante i giovani viareggini che, prima degli anni 70, ambivano intraprendere la carriera di Capitano o di Macchinista Navale dovevano recarsi a Livorno per frequentare il rinomato Istituto Nautico “Alfredo Cappellini” in quanto la città di Viareggio non disponeva di un tale tipo di scuola. Diverse generazioni di naviganti viareggini si sono formate a Livorno sobbarcandosi, sia gli studenti che le loro famiglie, non pochi sacrifici.
Intorno agli anni 60, dato che la comunità viareggina che quotidianamente si recava a Livorno era cospicua, cominciò pian piano a farsi strada l’idea che la città dovesse avere un proprio Istituto Nautico.
L’Amministrazione Comunale di allora, con una sorta di diritto allo studio ante-litteram e con una sensibilità sicuramente insolita per quei tempi, dati gli orari scomodi e le difficoltà di collegamento tra le due città, mise a disposizione degli studenti viareggini (dai venti a trenta per ogni anno scolastico), un pullman privato che al mattino portava i ragazzi dinanzi al Cappellini per riportarli indietro, a pomeriggio inoltrato.
Nel 1965 presso i Cantieri Navali M.B. Benetti di Viareggio, in occasione del varo della nave-scuola Marcantonio Colonna, gli studenti viareggini risollevarono il problema del Nautico a Viareggio nei confronti delle autorità presenti, indissero riunioni, si autotassarono per la pubblicazione in proprio di un fascicolo ciclostilato, interessarono i giornali locali, coinvolsero l’Amministrazione Comunale.
Nell’anno scolastico 1966-67 la città vide aprirsi le aule delle classi prime dell’Istituto Nautico viareggino. Gli studenti che già frequentavano il Nautico di Livorno ed erano avanti con gli studi dovettero continuare a frequentare tale scuola per completare i corsi, ma il loro impegno aveva consentito a chi li seguiva di realizzare le proprie ambizioni nella propria città.
Nel 1970 si diplomarono a Livorno gli ultimi studenti viareggini e nel 1971 si ebbero i primi Capitani e Macchinisti diplomati a Viareggio. La scuola nacque come sede staccata del Nautico Nazario Sauro di La Spezia e fino al 1974 portò tale nome.
Le prime aule furono ospitate nei locali dei Cantieri F.lli Benetti antistanti la Darsena Europa, a contatto diretto con l’acqua di mare; ben presto la sistemazione si rivelò inadeguata ed il Comune di Viareggio, con successivi interventi, costruì una nuova sede in Via dei Pescatori, sempre nel cuore della darsena ma più spostata verso l’area dei Cantieri Navali. Anche questa sistemazione aveva un che di precario; realizzata in parte con moduli prefabbricati risolse i problemi immediati di adeguata sistemazione degli alunni e dei laboratori ma era implicito che a breve dovesse essere costruito interamente ex-novo un edificio appositamente progettato per le tipiche esigenze di un Istituto Nautico; le costose e sofisticate attrezzature, il livello di insegnamento raggiunto, la stima conquistata in città e fuori, le tradizioni marinare imponevano che il Nautico avesse una sede adeguata così, dopo alcune traversie, nel 1990 veniva realizzato l’attuale edificio sulle ceneri, in parte, di quello vecchio.
Nel frattempo alla scuola veniva assegnato anche il nome di cui, dopo la separazione da La Spezia, era rimasta sprovvista. In onore ai palombari viareggini periti sulla nave Artiglio, tale fu la denominazione assegnata all’Istituto.
Nel 1986, a seguito delle forti pressioni avanzate dalla cantieristica viareggina, il Ministero della Pubblica Istruzione concedeva l’istituzione del corso Costruttori Navali, completandosi così il percorso di formazione di una delle scuole più rappresentative del mondo del lavoro della città.
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