Istituto Tecnico Tecnologico
Istruzione Adulti

Liceo Scientifico
delle Scienze Applicate

Istituto Istruzione
Superiore – Viareggio

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Liceo Scientifico
delle Scienze Applicate

Istituto Istruzione
Superiore – Viareggio

Sbocchi professionali

LE PROFESSIONI DEL MARE

L’Istituto Tecnico Nautico ha lo scopo di preparare le figure professionali più altamente qualificate che dovranno svolgere il loro lavoro sulle navi mercantili o all’interno dei cantieri navali.
La conduzione nautica, tecnica, amministrativa e commerciale di una nave, di qualunque tipo essa sia, è affidata ad un gruppo di persone che stanno ai vertici dell’equipaggio.
Essi sono gli Ufficiali di Coperta e gli Ufficiali di Macchina.

Per Ufficiali di Coperta si intendono quelli addetti più propriamente alla conduzione nautica (navigazione, sicurezza a bordo, maneggio del carico, ecc.) mentre gli Ufficiali di Macchine, come dice la denominazione, si occupano della conduzione e manutenzione di tutte le apparecchiature meccaniche ed elettriche di bordo, oltre ovviamente dell’apparato motore principale.
L’imbarco in qualità di Ufficiale è riservato agli studenti diplomati da un Istituto Nautico o a chi possiede  un qualunque diploma e l’attestato di frequenza del “Corso di allineamento delle 500 ore” e che, successivamente, abbiano superato alcuni esami di abilitazione professionale.
Generalmente su ogni nave esistono cinque Ufficiali di Coperta ed altrettanti di Macchina, anche se a seconda del tipo di nave e/o navigazione tale quantità può essere aumentata o ridotta.
Il Comandante della nave è un Ufficiale di Coperta che ha percorso tutta la sua carriera ed è arrivato al vertice.
Egli ha la responsabilità più ampia e completa di tutto ciò che accade sulla nave ed è il rappresentante legale del proprietario della nave (armatore). Alle sue dirette dipendenze vi sono tre Ufficiali, denominati 1° Ufficiale2° Ufficiale e 3° Ufficiale che hanno il compito, a turno, di seguire e garantire la condotta della navigazione sia di giorno che di notte. Alternandosi in turni di guardia di otto ore coprono l’intera giornata lavorativa.
Gli Ufficiali, oltre alle otto ore di guardia giornaliera, coprono, ripartendosene gli incarichi, le altre attività necessarie per il buon funzionamento della nave e della navigazione (gestione del carico, sicurezza e mezzi di salvataggio, contabilità di bordo, infermeria, documenti e pratiche doganali e portuali, organizzazione del personale, ecc.).
Completa lo staff (ma non sempre) un Allievo Ufficiale che è uno studente appena diplomato il cui scopo è quello di apprendere il mestiere ed acquisire i requisiti necessari per accedere ai gradi superiori.

Analoga struttura quella degli Ufficiali di Macchina con l’unica differenza che al posto del Comandante vi è il Direttore di Macchina. Questi ha la massima responsabilità solo per ciò che attiene la gestione della sezione Macchina, ed è comunque subordinato all’autorità del Comandante, che pertanto gli è giuridicamente superiore di grado.

I diplomati di un Istituto nautico possono imbarcare su tutte le navi della Marina Mercantile, mentre non possono imbarcare sulle navi militari.
Per quest’ultime occorre frequentare l’Accademia Navale di Livorno alla quale si accede per concorso pubblico dopo aver conseguito un diploma di scuola media superiore (Nautico compreso). Per navi mercantili si intendono semplicemente tutte quelle, grandi o piccole, che non appartengono alla Marina Militare e quindi, a titolo di esempio:

  • navi passeggeri e da crociera
  • traghetti
  • navi da carico (petroliere, gassiere, carico secco, portacontainers ecc.)
  • navi e imbarcazioni da diporto (yacht, barche a vela, ecc.)
  • navi e barche da pesca (pescherecci, navi da pesca oceanica, navi-fattoria)
  • navi speciali (rimorchiatori, piattaforme petrolifere, navi oceanografiche, da ricerca scientifica, posacavi, draghe, bettoline ecc.)

Come si vede la gamma delle possibilità è molto ampia e ciascuno può scegliere il tipo di nave e navigazione che più gli aggrada.

Costruttori Navali non fanno parte del personale navigante ma operano a terra, nei cantieri navali o negli studi di design e progettazione, sia in qualità di dipendenti che di liberi professionisti.
Come è facilmente comprensibile essi progettano, disegnano e seguono la realizzazione e la costruzione delle navi, esattamente come un geometra progetta e segue i lavori di costruzione di una casa.

COMANDANTE

E’ il titolo professionale cui ambiscono gli alunni che frequentano il corso Capitani dell’Istituto Nautico.
Al termine del corso di studi gli alunni conseguono il diploma in qualità di Aspiranti al comando di navi mercantili che li abilita ad imbarcare sulle navi mercantili in qualità di Allievo Ufficiale di Coperta per intraprendere la carriera di Ufficiale il cui grado massimo è quello di Comandante.

La sua preparazione professionale e culturale deve essere adeguata agli impegni ed alle non poche responsabilità legate alla condotta tecnica, nautica e commerciale della nave.
Egli deve conoscere:

  • La nave (struttura, impianti, norme di esercizio, tecnica di manovra, organizzazione dei servizi, ecc.);
  • La navigazione (sistemi, strumenti, compresi quelli elettrici ed elettronici, procedimenti per la determinazione del punto nave, ecc.);
  • L’ambiente in cui si naviga (il mare e le sue caratteristiche, il tempo e le sue previsioni);
  • Le norme giuridiche che regolano i doveri ed i poteri del Comandante,l’esercizio commerciale della nave, quelle che disciplinano i sistemi di comunicazione e quelle che salvaguardano la vita umana in mare;
  • La lingua Inglese, parlata e scritta, in particolare quella del gergo nautico e nautico-commerciale, in maniera abbastanza disinvolta.

DIRETTORE DI MACCHINA

E’ il titolo professionale cui ambiscono gli alunni che frequentano il corso Macchinisti dell’Istituto Nautico.
Al termine del corso di studi gli alunni conseguono il diploma in qualità di Aspiranti alla direzione di macchine di navi mercantili e che li abilita ad imbarcare sulle navi mercantili in qualità di Allievo Ufficiale di Macchina per intraprendere la carriera di Ufficiale il cui grado massimo è quello di Direttore di macchina.

Egli deve conoscere:

  • La nave (struttura, manutenzione, stabilità ecc.);
  • Gli impianti di propulsione (struttura, funzionamento, condotta, manutenzione di motori navali Diesel, turbine, macchine alternative ecc.);
  • I macchinari ausiliari, di macchina e di coperta (struttura, funzionamento di gruppi elettrogeni, evaporatori, pompe, verricelli, salpancore, argani ecc.);
  • Gli impianti elettrici di bordo (struttura, funzionamento, ecc.);
  • L’organizzazione dei servizi tecnici di bordo;
  • La lingua Inglese, parlata e scritta, in particolare quella del gergo tecnico-nautico, in maniera abbastanza disinvolta.

COSTRUTTORE NAVALE

E’ il titolo professionale cui ambiscono gli alunni che frequentano il corso Costruttori dell’Istituto Nautico.
Al termine del corso di studi gli alunni conseguono il diploma in qualità di Aspiranti alla professione di Costruttore Navale e che li abilita a lavorare nei cantieri in qualità di disegnatore.
La qualifica di Costruttore corrisponde ad un titolo professionale marittimo previsto dal Codice della Navigazione che si consegue dopo un periodo di tirocinio di due anni e dopo aver superato un esame di stato.
Egli deve conoscere:

  • La nave, (struttura, sistemi, metodi e procedimenti di costruzione, caratteristiche geometriche, criteri di progettazione, allestimento, costi di costruzione e di esercizio, ecc.);
  • I materiali di costruzione della nave (caratteristiche tecnologiche, dimensionamento, criteri d’impiego);
  • Gli impianti di bordo (di propulsione, ausiliari ed elettrici);
  • I cantieri ed i bacini (organizzazione, gestione, ecc.);
  • Gli elementi di legislazione tecnica;
  • Disegno tecnico;
  • Una buona conoscenza della lingua Inglese.

LA CARRIERA

Completato il corso di studi dell’Istituto Nautico ed ottenuto l’ambito diploma come si diventa Comandante di una nave passeggeri, o Direttore di Macchina di una superpetroliera, o Costruttore in un grande cantiere?
Insomma, terminata la scuola, come si entra nel mondo del lavoro, come ci si imbarca, qual è la progressione di carriera che ci si deve attendere, quali sono gli adempimenti cui bisogna sottostare?

Le procedure e gli esami da sostenere sono identiche sia per i Capitani che per i Macchinisti, mentre per i Costruttori la strada da seguire è diversa.

Capitani e macchinisti
Per semplicità espositiva faremo riferimento ai soli capitani intendendo che l’iter è perfettamente identico (se non esplicitamente indicato) anche per i macchinisti.
Il Diploma dell’Istituto Nautico, contrariamente a quanto si pensa e si dice, non è automaticamente il titolo di Capitano a chi lo possiede. Spesso gli ex-studenti se ne vantano, anche se frequentano l’Università o lavorano in pianta stabile magari in un ufficio.
Capitano (o l’equivalente Direttore di Macchina) è un titolo professionale marittimo previsto dall’IMO (International Maritime Organization) con valenza internazionale che può essere rilasciato soltanto dall’Autorità Marittima (e non da un Istituto Nautico) e al quale si arriva dopo tutta una serie di passaggi che sono rigidamente regolamentati dalla rinnovata vigente (normativa sui titoli professionali marittimi).

Libretto di navigazione e matricole della Gente di Mare
L’alunno diplomato per iniziare la sua carriera di “futuro capitano” deve innanzitutto recarsi in Capitaneria di Porto e richiedere il rilascio del Libretto di Navigazione, come tutti coloro che intendono svolgere l’attività di navigante. Sarà quindi necessario iscriversi nelle matricole della Gente di Mare e precisamente nella prima categoria e per fare ciò occorre recarsi presso gli uffici più vicini della Guardia Costiera (Viareggio, M. di Carrara, Livorno, La Spezia) ove rivolgendosi alla sezione “Gente di Mare” saranno fornite tutte le informazioni necessarie per effettuare l’iscrizione. Possono iscriversi nelle matricole della gente di mare tutti coloro che hanno compiuto almeno 16 anni di età previo assenso scritto dei genitori.

L’iscrizione nelle matricole della Gente di Mare, indispensabile per poter effettuare la carriera marittima, è subordinato al superamento di una serie di accertamenti  sanitari così come previsti dal Regio Decreto Legge 14 dicembre 1933 n. 1733modificato dal DPR 20 aprile 2010 n. 114.

Il libretto di navigazione è un documento accompagnerà il marittimo per tutta la vita ed è l’equivalente del più diffuso Libretto di lavoro di tutti coloro che lavorano a terra.
Il Libretto di Navigazione è un documento molto importante in quanto su di esso vengono registrati tutti gli imbarchi, le certificazioni, gli esiti degli esami, il conseguimento dei titoli professionali, le abilitazioni conseguite; svolge anche la funzione di passaporto quando il marittimo deve recarsi all’estero per imbarcare o tornare in Italia quando si  è concluso il suo periodo di imbarco. A conclusione della sua attività lavorativa è l’unico documento ufficiale che gli consentirà di godere della pensione.
Il Libretto di Navigazione viene in genere rilasciato con la qualifica di mozzo (è il grado più basso nella gerarchia di una nave mercantile), ma per gli studenti iscritti ad un Istituto Nautico è consentito il rilascio in qualità di Allievo Nautico.
Queste qualifiche sono solo formali, non hanno nessun valore giuridico e non compromettono le qualifiche dei futuri imbarchi.
Conseguito il Diploma (sia di Macchina che di Coperta) il neo-diplomato si deve recare in Capitaneria e chiederne la registrazione sul Libretto.
Questo è il primo atto formale che dà inizio alla sua carriera.

La registrazione del diploma consente automaticamente l’acquisizione del titolo professionale marittimo di Allievo Ufficiale di Coperta o di Macchina.
Con questo titolo si può imbarcare con la qualifica Allievo Ufficiale.
Abbiamo sottolineato può perchè non è detto che l’imbarco sia garantito. E’ possibile ma non sempre. A questo punto entrano in gioco le regole del mondo del lavoro e se non si riesce a trovare un imbarco in tempo utile, il giovane può anche decidere, per il momento, di imbarcare qualifiche diverse, per poi successivamente cogliere l’occasione di un imbarco da allievo.
La regola generale è che i titoli professionali abilitano ad imbarcare con una certa qualifica, ma si può anche, per necessità o scelta, imbarcare con qualifiche inferiori.
E’ importante non fare confusione tra titoli professionali che sono rilasciati dall’Autorità Marittima ed abilitano a svolgere un certo tipo di lavoro e qualifiche d’imbarco che non sono l’automatica conseguenza dei primi ma che dipendono da molti fattori, quali ad esempio (soprattutto) la propria bravura, la possibilità di posti liberi, le strategie d’imbarco dei vari armatori, il mercato del lavoro.
Il periodo di tirocinio dell’Allievo è costituito da un periodo di imbarco complessivo di almeno 12 mesi.

Trascorso questo periodo è possibile conseguire il titolo professionale successivo di Ufficiale di navigazione, sostenendo un apposito esame presso alcune specifiche Capitanerie di Porto appositamente abilitate.
l’Ufficiale di navigazione è abilitato ad imbarcare in qualità di 3° e 2° Ufficiale.
La qualifica di imbarco dipende solo dall’esperienza e dalla fiducia dell’armatore della nave nei confronti della persona.
In genere il primo imbarco è da 3° Ufficiale e dopo due o tre imbarchi si viene promossi 2° Ufficiale.
Per il successivo passaggio alla qualifica di 1° Ufficiale occorre aver accumulato altri 24 mesi di navigazione effettiva (quindi complessivamente 36 mesi) e aver sostenere un ulteriore esame abilitante.
Per diventare Comandanti è richiesto un periodo discretamente lungo da 1.o Ufficiale per acquisire la necessaria esperienza e competenza.
Comunque dopo 12 mesi di imbarco con la qualifica di 1.o Ufficiale si consegue automaticamente il titolo di Comandante che abilita ad imbarcare con tale qualifica, sempre che la persona dimostri di avere le competenze e la stima e la fiducia dell’Armatore.
Oltre agli esami previsti dalla normativa, per il conseguimento delle abilitazioni è obbligatoria la partecipazione a corsi di specializzazione e di addestramento per specifiche attività che devono essere svolte a bordo: ne citiamo, a titolo di esempio, solo alcuni in quanto la normativa è piuttosto corposa ed articolata: Corso di osservatore RADAR e ARPA per gli ufficiali di coperta ,Corso di antincendio, Corso di sopravvivenza in mare, Pronto Soccorso, Familiarizzazione navi cisterne, GMDSS, ecc.

Costruttori
Per i costruttori navali la carriera è formalmente assai più semplice. Il gradino da superare è uno solo e non richiede esami.
La nomina a Costruttore Navale la si ottiene dopo aver effettuato un periodo di tirocinio di due anni all’interno di un cantiere navale, completato il quale si può richiedere l’iscrizione, presso la Capitaneria di Porto, nel Registro del personale tecnico delle costruzioni navali.
Esaurita questa formalità il Costruttore può progettare e dirigere la costruzione e la riparazione di imbarcazioni secondo quanto disposto dall’art. 278 del Reg. del Codice della Navigazione.
Può ovviamente esplicare la propria attività in qualità di dipendente presso un cantiere o uno studio tecnico o in qualità di libero professionista e consulente.

Per maggiori dettagli relativi ai Titoli professionali marittimi e alle differenze tra le varie categorie, puoi andare alla pagina relativa alla Normativa sui titoli professionali marittimi.

PER CHI NON VUOLE NAVIGARE

NAVIGARE NECESSE EST dicevano i latini, ma chi frequenta l’Istituto Nautico non necessariamente deve andare in mare.
Chi non se la sente di passare buona parte della propria vita in mare, o chi ha frequentato il Nautico per puro interesse culturale, per passione adolescenziale e nel corso degli studi ha maturato altre ambizioni ha le stesse opportunità di inserimento nel mondo del lavoro o di proseguimento degli studi, di uno studente diplomato da un Liceo, un Istituto Commerciale, un Istituto Industriale ecc., per cui egli potrà:

  • accedere a tutte le facoltà universitarie
  • partecipare ai concorsi pubblici e di enti privati per i quali è richiesto il Diploma di Scuola media superiore
  • partecipare ai concorsi per l’ammissione alle Accademie Navale, Aeronautica e dell’Esercito

Esistono poi altre opportunità di impiego nei confronti delle quali il diplomato nautico ha ovviamente maggiori possibilità rispetto ad altri. La città di Viareggio deve buona parte della sua economia al porto e alle attività ad esso collegate; vi è un discreto numero di imprese industriali, artigianali e di servizi marittimi nei quali è possibile inserirsi e svolgere un’attività comunque legata alla propria formazione scolastica.

Ultimo aggiornamento: 12/04 /2022
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